La mediazione ha fatto risparmiare 400 milioni

La mediazione ha fatto risparmiare 400 milioni

Italia Oggi – 28 giugno 2013

Oltre 400 milioni di euro di risparmi per imprese e cittadini nei venti mesi (dalla fine di marzo del 2011 alla metà di dicembre dei 2012) in cui è stato vigente l’obbligo della mediazione civile e commerciale. Queste le stime realizzate da Unioncamere e presentati a Roma, nel corso del convegno «La riforma dell’obbligatorietà nella mediazione civile e commerciale», proprio all’indomani della reintroduzione dell’obbligatorietà di questo istituto da parte del governo nel cosiddetto «decreto fare».

Benedetta Pacelli

Oltre 400 milioni di euro di risparmi per imprese e cittadini nei venti mesi (dalla fine di marzo del 2011 alla metà di dicembre dei 2012) in cui è stato vigente l’obbligo della mediazione civile e commerciale. Una cifra che avrebbe potuto anche raddoppiarsi se tutte le procedure avviate nello stesso arco di tempo, fossero andate a buon fine. Queste le stime realizzate da Unioncamere e presentati ieri a Roma, nel corso del convegno «La riforma dell’obbligatorietà nella mediazione civile e commerciale», organizzato da Unioncamere e Camera di Commercio di Roma, proprio all’indomani della reintroduzione dell’obbligatorietà di questo istituto da parte del governo nel cosiddetto «decreto fare». E proprio nello stesso giorno in cui la Corte di giustizia europea, chiamata a pronunciarsi sulla euro-legittimità dell’istituto rispetto alle norme europee, dichiara che poiché l’attuale quadro italiano è mutato rispetto a quello descritto dal giudice di rinvio, nulla può eccepire in materia (Corte giustizia europea sent. C-492/2011 del 27.06.13). Mentre, quindi, la vicenda giudiziaria non aggiunge nulla alla situazione di fatto, gli addetti ai lavori si interrogano su come fare funzionare al meglio questa modalità alternativa di giustizia. Considerando che dall’avvio delle attività di conciliazione, nel 1996, le Camere di commercio hanno gestito complessivamente oltre 136 mila procedure, attraverso 101 Organismi di conciliazione operanti presso le proprie strutture sul territorio. E soprattutto che più di 40 mila procedure (il 30% del totale), si sono svolte negli ultimi due anni, coincisi con l’entrata in vigore dell’obbligatorietà. Nell’ultimo decennio, rileva ancora Unioncamere, il valore medio delle conciliazioni gestite dalle Camere di commercio è passato dai 31.600 euro del 2002 ai 67 mila dello scorso anno, con un costo medio per le parti corrispondente, nel 2012, pari al 3,9% del valore della controversia Non solo perché, secondo ulteriori proiezioni elaborate dall’Unione delle camere di commercio d’Italia, nel caso in cui tutte le procedure di mediazione avviate nel periodo considerato si fossero concluse con un accordo tra le parti, il risparmio potenziale avrebbe potuto toccare i 950 milioni di euro, tra costi amministrativi e parcelle per servizi professionali. ‘Patti dati, ha commentato nel suo intervento di apertura Ferruccio Dardanello presidente di Unioncamere, che mostrano come la mediazione sia «uno strumento capace di far guadagnare efficienza al sistema della giustizia e di semplificare la vita delle imprese. È un obiettivo possibile, se sapremo superare le criticità del passato e mettere al centro gli interessi del Paese, superando quelli di parte». «Bisogna uscire da questa visione del tribunale centrica», ha invece commentato Michele Vietti vicepresidente del Csm, «per puntare sui riti alternati. E la mediazione così come è stata recentemente introdotta, mi sembra il modello più adeguato».

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